Valutazione del rischio legionella:obblighi dei gestori
Si tratta di un batterio di cui si conoscono molte specie ma che prolifera soprattutto negli ambienti acquatici naturali, ma che ben adattandosi anche in quelli artificiali, quali impianti idrici e tubature, riesce a passare facilmente dall’uno all’altro con conseguenti rischi per la salute e l’igiene.
Serbatoi, ma anche piscine e fontane sono tutti luoghi con grande presenza di acqua e pertanto a forte rischio di essere contaminate da questo tipo di batterio è, dunque, opportuno valutare per tempo il rischio e mettere in moto tutte le misure di prevenzione volte a prevenire il problema legionella.
Riferimenti normativi
Le leggi a cui rifarsi nell’ambito della prevenzione e disinfestazione della legionella sono in particolare la 103 del 5 maggio 2000 dal titolo “Linee guida recanti indicazioni sulla legionellosi per i gestori di strutture turistico-ricettive e termali”, e la 28 del 4 febbraio 2005, su cui si basa l’obbligo di effettuare una prima valutazione del rischio di infezione e seguente elaborazione di un documento che attesti l’attenzione verso il problema.
La valutazione del rischio legionella la devono effettuare tutte le strutture ricettive volte al pernottamento di qualsiasi tipo
- hotel, comprensori di case, agriturismo, b&b, navi da crociera, pensione, campeggio, casa vacanze.
Ma sono comprese nelle leggi anche le strutture che si occupano di terme o di usi collettivi quali piscina, impianto sportivo, palestra, centro commerciale ma anche qualsiasi genere di fiera e di centro benessere.
Infine sono comprese nella legge anche tutte le strutture che si occupano di salute come i centri socio assistenziali, centri sanitari e sociosanitari.
Il documento di valutazione dei rischi (DVR)
Il documento redatto per obbligo di legge deve contenere il nominativo di chi viene eletto responsabile della struttura per il rischio di legionella. Questa figura deve, altresì, occuparsi di fare una buona prevenzione e di mettere in moto tutte le procedure necessarie al monitoraggio oltre che gestire l’eventuale verificarsi di contagio.
Si può occupare della valutazione del rischio legionella direttamente questa persona o rivolgersi a società e ditte specializzate per questo tipo di disinfestazione. Questa forma di prevenzione è utile non solo per i clienti e gli avventori della struttura in questione ma è anche una tutela per i lavoratori stessi.
La sua utilità è duplice in quanto permette sia l’accertamento di una caso di legionellosi, sia di attuare le misure preventive affinchè questo non si verifichi.
Il documento può essere stilato dopo aver effettuato almeno due sopralluoghi.
Nel documento deve essere compresa anche una stima del rischio che derivi dall’analisi di tutto il sistema idrico per essere a conoscere di eventuali falle, o punti deboli degli impianti idrici e di condizionamento.
Vanno inoltre segnalati tutti i punti della rete idrosanitaria con conseguente stilatura di una vera e propria mappa di tutte le tubature e del sistema di approvvigionamento dell’acqua. Vanno segnalate anche le prese d’aria e tutti i punti dove si ritiene possa esserci un contagio.
Ove si verificasse che è presente un rischio è opportuno lavorare affinchè si corregga questo problema mettendo in atto tutte le misure di gestione. Il documento va redatto almeno ogni due anni per mantere la sua validità, ma in verità si può agire a stilarne uno nuovo ogni qualvolta vi sia il rischio che possa essere cambiato qualcosa, ad esempio a seguito di una ristrutturazione o di manutenzioni ordinarie e straordinarie, quindi anche senza seguire il criterio temporale ma in base ad una valutazione sul momento.
Infine se si verificano segnalazioni di sospetti di legionellosi è opportuno eseguire nuovamente una valutazione del rischio legionella e procedere come indicato.
Il registro degli interventi
Altro aspetto fondamentale, oltre alla valutazione del rischio legionella, è il “registro degli interventi” ovvero un ulteriore documento che tenga traccia di tutte le azioni svolte nel corso del tempo al fine di avere una cronologia di tutto ciò che è stato fatto a livello di prevenzione e di intervento.
Almeno ogni due mesi vanno effettuati anche delle analisi in laboratori riconosciuti per verificare se è presente legionella nei punti critici degli impianti. Inoltre va tenuto conto dell’esigenza di formare ed informare il personale che deve eseguire tali verfiche.
Perchè fare prevenzione
Si tratta di obblighi per i gestori delle strutture indicate ma anche di una forma di prevenzione di malattie polmonari che possono causare nei casi più gravi anche la morte. Per andare incontro ad un’infezione polmonare, infatti, è sufficiente inalare poche goccioline di acqua che contengono il batterio.
La valutazione del rischio legionella permette di risolvere il problema in anticipo rispetto ad una tale eventualità di contagio.
Si tratta di un batterio, va ricordato, che riesce a resistere in molti ambienti acquatici anche molto diversi tra loro, acidi o alcalinici, con basse o alte temperature.
La valutazione del rischio di legionella è un’operazione di cura per se stessi e per i propri clienti.